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Blackout in mare

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Dolce danzare

del lieve suono delle onde,

quasi un’altalena di sogni.

Sfuggenti riflessi e immobili infinite

luci quasi lievitanti,

una lieve brezza sfiora

le forme sinuose di una sirena.

Intorno, solo oscurità

l’orizzonte si è dileguato.

 

Dolce e lenta morte dei sensi,

pervadimi e giurami

di non farmi vivere mai più.

Affogami in questo meraviglioso incubo

e fa che nessuno mi trovi.

 Arcangelo Galante - 09/06/2020 11:47:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Con riflessioni filosofiche ed efficaci, in quanto a espressività, il testo riesce a suggerire un antico bisogno dell’essere, nel volersi abbandonare ad una pace interiore, giacendo indisturbato da esterne interferenze.
Cosicché, sapientemente stilati dall’autore, i versi narrano un anelito, all’infinito oblio di una meravigliosa sensazione dell’anima, annegata nel mare di emozioni profonde e davvero accattivanti.
E, talvolta, un si’ tale obiettivo da raggiungere, potrebbe anche manifestarsi in una peculiare stagione dell’umana vita.

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